Chiarimenti manifestazioni su strada

20 Luglio 2020

In questi ultimi giorni sono state diffuse attraverso i social network notizie inesatte in merito all’organizzazione delle corse su strada da parte di FIDAL. È quindi opportuno precisare cosa prevedono le norme attualmente in vigore.

Ad oggi le norme per quanto riguarda la pratica sportiva sono di tre tipi:

  • Atti e norme del governo
  • Norme regionali
  • Protocolli delle federazioni sportive

Come noto, tenendo conto dell’evoluzione della pandemia il governo ha adottato varie misure nel corso del tempo per contenere il diffondersi del virus. In base a queste norme, dopo lo stop totale dell’attività si è preceduto ad una graduale ripresa degli sport.

Sulla base di tali norme nazionali, le singole regioni hanno poi emanato norme applicative più o meno restrittive. Per quanto riguarda il nostro territorio, Regione Marche ha poi emanato il 27 giugno il Decreto del Presidente n°207 che, all’articolo 2, prevede “di stabilire che sono consentiti gli eventi e le competizioni sportive di interesse locale, laddove regolamentati dalle relative Federazioni Sportive, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, se svolti a porte chiuse ovvero all’aperto e senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva”.

Le regole del governo e quelle regionali hanno sempre tutte un tratto in comune: demandano alle federazioni sportive il compito di produrre dei protocolli applicativi a seconda delle singole discipline.

Nel fare questo la FIDAL ha agito sempre con due obiettivi chiari: da un lato dare agli atleti la possibilità di tornare ad allenarsi il prima possibile e dall’altro salvaguardare al massimo la salute di atleti, tecnici e addetti sportivi. Tali norme sono state sempre rese pubbliche attraverso canali ufficiali, lasciando poi la responsabilità della gestione delle stesse al soggetto gestore del singolo impianto o all’organizzatore del singolo evento.

FIDAL alla data odierna ha emanato un “Protocollo per la ripresa delle competizioni su pista” destinato alle manifestazioni su pista nazionali (ovvero quelle a cui partecipa almeno un atleta di interesse nazionale), un Protocollo per i “Test di Allenamento Certificati” (ovvero per le manifestazioni su pista di interesse locale) e un “Protocollo organizzativo corse in montagna e trail” applicabile anche alle altre competizioni non stadia (ovvero quelle che si tengono al di fuori degli impianti sportivi).

Al momento quindi la FIDAL non prevede l’apertura dell’attività su strada come classicamente intesa ma prevede solo l’attività di corsa in montagna e trial con una serie di accorgimenti quali partenze scaglionate e a cronometro, modalità che possono essere applicate anche alle corse su strada. È quindi ovvio che questa è l’unica modalità di corse su strada che al momento può essere approvata da FIDAL.

Si ricorda poi che l’approvazione delle manifestazioni di atletica compete a FIDAL solo per quanto concerne i regolamenti tecnici della competizione, mentre l’autorizzazione allo svolgimento di manifestazioni dipende sempre dalle istituzioni preposte alla tutela della salute pubblica e dell’ordine pubblico.

Va da sé che le norme emanate da FIDAL per la gestione delle manifestazioni sportive siano da intendersi rivolte solo ai tesserati FIDAL, pertanto l’attività organizzata da associati a Enti di Promozione Sportiva deve fare riferimento ai protocolli emanati dai rispettivi EPS, ivi compresi anche eventuali stop all’attività per la tutela della salute di tutti (quale ad esempio quello deciso da UISP a livello nazionale fino al 31 agosto). Tutto questo nel tradizionale rispetto e collaborazione che da sempre c’è e ci sarà tra FIDAL e i diversi Enti di Promozione Sportiva.

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