Barshim capolavoro: 2,40 a Birmingham

20 Agosto 2017

L'iridato di Londra vola alla miglior prestazione mondiale dell'anno nella dodicesima tappa della Diamond League. Tamberi settimo con 2,20. Passerella vincente di Farah, nello sprint torna al successo la Thompson.

di Marco Buccellato

A Londra l'oro, a Birmingham il capolavoro. Mutaz Barshim dispiega le ali e aggiunge sulla sua corona di campione mondiale del salto in alto la gemma scintillante di un fantastico 2,40 nella dodicesima tappa della IAAF Diamond League. Record del meeting e miglior prestazione mondiale sul siriano Ghazal (2,31), bronzo iridato, mentre Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle) è settimo con 2,20 e tre errori a 2,24. L'ultima gara su una pista inglese di Mo Farah si conclude in bellezza: il britannico vince i 3000 in 7:38.63. Grande risposta dell'olimpionica dei 100 e dei 200 Elaine Thompson, che dopo la delusione mondiale ritrova l'high speed e conquista i 100 metri in 10.93 (-1.2). Il campione del mondo dei 200 metri Ramil Guliyev si impone anche a Birmingham in 20.17 (-0.1), l'olandese Sifan Hassan fa suo un gran 3000 con il record nazionale portato a 8:28.90. La 19enne del Bahrain Salwa Eid Naser si aggiudica i 400 in 50.59 e batte ancora Allyson Felix. Vittorie con 4,75 di Ekaterini Stefanidi nell'asta femminile, con 67,51 di Sandra Perkovic nel disco e di Caterine Ibargüen che si impone all'ultimo salto nel triplo (14,51/0.0). La ceca Zuzana Hejnova precede l'olimpionica Muhammad sui 400 ostacoli in 54.18. Successi etiopi femminili sui 1500 metri con Dawit Seyaum in 4:01.36 e sugli 800 con Habitam Alemu in 1:59.60. Nelle altre gare, Nijel Amos vince gli 800 uomini in 1:44.50, Aries Merritt i 110hs in 13.29 (-0.6), Tom Walsh il peso con 21,83, Jarrion Lawson il lungo con 8,19 (0.3), Jake Wightman il miglio in 3:54.92 e Dwayne Cowan sui 400 in 45.34. Affermazione di Chihindu Ujah sui 100 metri in 10.08 (-0.2) e vittoria della Polonia nel challenge misto di lancio del martello con Pawel Fajdek (78,51) e Joanna Fiodorow (71,14).

BARSHIM 2,40 - E' la giornata, l'ennesima di una grande stagione, per Mutaz Essa Barshim: il campione del mondo di salto in alto è salito a 2,40 con ampia luce, nell'unico tentativo a disposizione dopo aver vinto la gara a 2,33 e aver sbagliato due volte a 2,39. Il risultato vale al qatarino la miglior prestazione mondiale dell'anno e il primato del meeting, strappato per due centimetri a Bohdan Bondarenko. Gianmarco Tamberi, co-autore col siriano Ghazal di un colossale abbraccio a Barshim esultante dopo il grande salto, ha chiuso in settima posizione con la stessa misura dello scorso anno sulla pedana inglese (2,20). Il marchigiano è entrato in gara a 2,15, poi ha superato i 2,20 alla seconda prova e commesso tre errori a 2,24. Il siriano Ghazal, bronzo a Londra, è stato il miglior avversario odierno di Barshim, rischiando addirittura di vincere dopo aver superato 2,31 al primo assalto, mentre Barshim è dovuto ricorrere a tre salti per aver ragione della quota. A 2,33 Barshim fa subito centro, Ghazal sbaglia e rinuncia a proseguire. Il qatarino sale a 2,35 con un salto ancora molto oltre la quota, poi il gran finale e l'abbraccio degli amici-avversari. Arrivederci giovedì a Zurigo, in finale con Barshim ci sarà anche Gianmarco Tamberi.

FARAH PASSERELLA FINALE - Mo Farah ha chiuso la carriera in pista sul suolo britannico: l'ha fatto a modo suo, implacabile nella lunga volata che l'ha portato al traguardo dei 3000 metri in 7:38.64. Ha chiuso con una vittoria, eclissando in parte la sconfitta sui 5000 metri al Mondiale. Il solito spagnolo Adel Mechaal è stato il più vicino, secondo in 7:40.34, terzo il keniano Davis Kiplangat in 7:40.63. Elaine Thompson torna la freccia di Kingston dopo l'eclissi di Londra (quinta) e fa suoi i 100 metri all'Alexander Stadium in un ottimo 10.93 (-1.2), con una gran bella seconda parte di gara e un avvio meno in assetto del solito. Oggi la giamaicana era imbattibile, anche per la due volte argento nello sprint a Londra, l'ivoriana Ta Lou (10.97). Per Dafne Schippers, invece, una delle prestazioni più incolori in un meeting di Diamond League. Partita maluccio quasi come nella batteria, incapace di lanciarsi e sfoderare l'alta velocità che l'ha resa protagonista (sesta in 11.22). Nella prima batteria Elaine Thompson aveva fatto la prova generale in 10.97 (0.8) su una Dina Asher-Smith al miglior risultato stagionale (11.13), con sesto posto dell'oro mondiale dei 100hs Sally Pearson (11.38). Nella seconda batteria si era imposta un'altrettanto brillante Ta Lou in 10.94 (1.0) con quarto posto di una Schippers partita male, qualificata per il rotto della cuffia per un centesimo (11.19) e con il quinto dell'olimpionica dei 400 metri Shaunae Miller-Uibo che ha eguagliato il personale (11.19 anche per lei).

Figurone di Ramil Guliyev, il turco campione del mondo dei 200, che abbatte a metà del rettilineo la resistenza di Isaac Makwala e si lancia verso la vittoria in 20.17 (-0.1) inseguito dal solo Ameer Webb (20.26), invece Makwala (20.41) cede anche al canadese Brown (20.30), ma precede i due eroi britannici della 4x100 mondiale Mitchell-Blake e Talbot.

HASSAN GRANDE TREMILA - I 3000 donne, gara tra le migliori del meeting, si animano dopo due giri alla camomilla grazie all'iridata dei 5000 Hellen Obiri che alza la posta e velocizza notevolmente il contagiri (5:41.83 ai 2000). Nel concitato finale la keniana si perde e paga pesante dazio in rettilineo, dove va via in bellezza l'olandese Sifan Hassan, premiata anche dal cronometro con un gran record nazionale e del meeting (8:28.90, terza prestazione mondiale stagionale) davanti a una altrettanto strepitosa Konstanze Klosterhalfen, seconda con record di Germania in 8:29.89 (tra le migliori prestazioni under 23 europee all-time). Nel finale la Obiri (8:30.21) perde anche il terzo posto, sorpassata sull'arrivo dalla connazionale Maggie Kipkemboi (8:30.11). Gara di volti felici dopo l'arrivo, per i personal best della McColgan (8:31.00) e dell'olandese Krumins-Kuijken (8:34.41). L'oro mondiale dei 3000 siepi, Emma Coburn, è undicesima con il personale di 8:48.60, e così anche l'argento di Londra Frerichs, al PB in 8:53.99 ma classificata ultima. Sui 1500 femminilli l'etiope Dawit Seyaum in 4:01.36 precede la keniana Winny Chebet (4:02.24) e la marocchina Arafi (4:02.95). Settima l'argento mondiale Jenny Simpson in 4:03.71. Sugli 800 donne prevale l'etiope Habitam Alemu in 1:59.60 sulla finalista mondiale ed ex-campionessa d'Europa Lynsey Sharp (1:59.97).

PEDANE DI FUOCO - Ancora un successo dell'olimpionica e iridata di salto con l'asta Ekaterini Stefanidi, oggi alla vittoria in soli cinque salti (con due errori) a 4,75. Ha poi provato senza esito positivo i 4,88 del record del meeting (4,87 della Isinbaeva). Dietro di lei quattro atlete a 4,61, con la britannica Bradshaw e la svedese Meijer seconda e terza per aver sbagliato di meno sulle medagliate mondiali Sandi Morris e Yarisley Silva. Vittoria post-londinese anche per la discobola croata Sandra Perkovic, che dopo un inizio sonnacchioso ha chiarito ancora una volta alle due cubane Caballero e Perez, in testa dopo due lanci, che la leadership è roba seria, mettendo due metri tra sé e le avversarie (67,22). Al lancio conclusivo della gara è arrivato il 67,51 del registro definitivo. Caballero con 65,22 e Perez con 65,10, però, hanno figurato degnamente. Nel martello a competizione mista triangolare, con specialisti di Germania, Gran Bretagna e Polonia, dominio di questi ultimi con il campione del mondo Pawel Fajdek (78,51) e con Joanna Fiodorow (71,14). Un altro oro di Londra, il pesista neozelandese Tom Walsh, vince la gara dei titani con 21,83 superando ancora il campione olimpico Ryan Crouser (21,55) e il ceco Stanek (21,16).

FELIX ANCORA BATTUTA - La rivincita di Allyson Felix sulle avversarie che l'hanno preceduta a Londra sui 400 metri è da rinviare. La primatista di medaglie iridate è stata beffata nuovamente dalla 19enne del Bahrain Salwa Eid Naser, per quattro centesimi (50.59 contro 50.63). Il riscatto parziale è arrivato per la Felix per aver preceduto la vincitrice del titolo mondiale Phyllis Francis, quarta in 51.18. Giornataccia per la campionessa iridata di salto triplo Yulimar Rojas, incapace oggi di far meglio di 13,94. La gara è vissuta sull'agguerrita sfida tra l'olimpionica Caterine Ibargüen e la giamaicana Kimberly Williams. La colombiana ha avuto ragione solo all'ultimo salto (14,51/0.0), contro il 14,44 (0.1) dell'avversaria. Sui 100 maschili tutti Union Jack netta affermazione del plurivincitore in Diamond League e campione del mondo con la 4x100 Chijindu Ujah in 10.08 (-0.2) su Dasaolu (10.11) e Hughes (10.13). L'altro staffettista d'oro ai Mondiali, Adam Gemili, è stato squalificato per falsa partenza. Un britannico vince anche i 400 metri (ma era meno scontato) e a sorpresa è il 32enne Dwayne Cowan, arrivato all'atletica da giovanotto fatto e finito, che ha migliorato il personale in 45.34 precedendo lo statunitense Norwood (45.52) crollato dopo aver acquisito un discreto vantaggio. Nel miglio vittoria e doppietta sul filo dei centesimi dei miler di casa, Jake Wightman in un buon crono (3:54.92) seguito da Chris O'Hare (3:55.01). Settimo in 3:57.39 il bronzo mondiale dei 3000 siepi Evan Jager.

La stagione della IAAF Diamond League 2017 per discipline
Le Diamond Races per meeting

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Elaine Thompson (foto Durand/IAAF Diamond League)


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