Maratona: Moen record europeo a Fukuoka

03 Dicembre 2017

Il norvegese Sondre Nordstad Moen vince la 42km giapponese in 2h05:48 e stabilisce il primato del Vecchio Continente    

di Marco Buccellato

L'ultima grande maratona internazionale della stagione ha regalato il risultato a sensazione. Nella mattinata giapponese il quasi 27enne norvegese Sondre Nordstad Moen ha vinto la maratona di Fukuoka nel sensazionale crono di 2h05:48, record europeo e primo risultato sotto le 2h06 ottenuto da un maratoneta non africano. Moen, campione continentale under 23 dei 10.000 metri nel 2011 attualmente allenato dal tecnico Renato Canova, chiude con un risultato clamoroso la stagione-record della carriera: prima il limite nazionale dei 42,195 km a Hannover in primavera (2h10:07), poi la seconda prestazione europea di sempre (tra quelle omologate) nella mezza maratona, quaranta giorni fa a Valencia (59:48) e ora lo straordinario risultato di Fukuoka, a soli 30 secondi dal record della corsa (2h05:18 dell'etiope Kebede). Un anno fa, fu diciannovesimo ai Giochi Olimpici: il suo debutto sui 42 km risale alla maratona di Firenze 2015, dove esordì in 2h12:54 classificandosi quarto.

Il record europeo di Moen, se verrà omologato, succederà nell'albo dei record continentali il precedente 2h06:36 del francese Benoit Zwierzchlewski, stabilito a Parigi nel 2003, e il 2h06:36 del portoghese Antonio Pinto, tempo che gli permise di vincere a Londra nel 2000. Il crono di Moen è migliore anche della prestazione ottenuta dal turco ex-keniano Kaan Kigen Ozbilen (alias Michael Kipruto Kigen), 2h06:10 a Seul un anno e mezzo fa, mai omologato come record europeo ufficiale. Nella gara di poche ore fa, Moen ha battuto nettamente il campione olimpico di Londra e iridato di Mosca, l'ugandese Stephen Kiprotich, secondo in 2h07:10. Terzo in 2h07:19 il giapponese Suguru Osako, solo quarto in 2h08:44 il keniano Bedan Karoki Muchiri, terzo quest'anno a Londra e vicecampione del mondo di cross e mezza maratona. Da segnalare il "negative split" di Moen, che ha corso la seconda parte di gara più velocemente della prima (1h03:19 e 1h02:29).

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