Orvieto: Bongiorni eguaglia se stessa

20 Luglio 2018

La sprinter toscana dei Carabinieri vince i 100 metri in 11.39 pareggiando il primato personale. Il cinquantista Antonelli si migliora sui 5000 di marcia.

Tra meno di due settimane faranno le valigie per gli Europei di Berlino. Intanto, le velociste azzurre si sono cimentate in qualche prova generale di sprint al Trofeo Città di Orvieto. Nei 100 metri si fa notare Anna Bongiorni che stasera con 11.39 eguaglia controvento (-0.7) il personal best centrato nel 2017 agli Assoluti di Trieste. Alle spalle della bionda pisana dei Carabinieri si piazzano le atlete dell'Esercito Irene Siragusa (11.56, dopo che su questa stessa pista il 17 giugno aveva sfoderato un impressionante 11.21) e Jessica Paoletta (11.62). Le tre sprinter si sono poi concesse un secondo round a base di 200 metri. A spuntarla anche qui è sempre la Bongiorni in 23.52 (-1.0) su Siragusa (23.59) e Paoletta (24.27). Al maschile 21.27 (+0.2) della promessa Thomas Manfredi (ACSI Campidoglio Palatino) davanti a Ciro Riccardi (Enterprise Sport & Service) 21.34.

Nei 400 la gemella Virginia Troiani (CUS Pro Patria Milano) mette tutte in fila in 53.76, realizzando il suo terzo crono in carriera. Battute Maria Enrica Spacca (Carabinieri) 54.04 e l'ottocentista junior Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) che, appena rientrata dai Mondiali U20 di Tampere dove ha contribuito al record italiano della 4x400 femminile, si migliora a 54.40 (32 centesimi di PB). Lorenzo Valentini (Fiamme Gialle) con 47.62 è il primo al traguardo tra gli uomini, mentre sui 400hs Leonardo Capotosti (Fiamme Gialle) la spunta in 51.24.

Nella marcia in azione un altro azzurro in partenza per la rassegna continentale. Si tratta del cinquantista Michele Antonelli (Aeronautica) che vince e riscrive nettamente il personale sui 5000 metri con 20:43.43 (precedente 21:35.04 del 2014). Dalla stessa gara arriva un record mondiale master M80 ad opera dell'atleta di casa Romolo Pelliccia (Atl. Libertas Orvieto) con 28:03.34 per togliere oltre un minuto al limite del britannico James Grinwade, 29:24.1 nel 1992.

a.g.

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