Ancona, successo per la Convention Nazionale dei tecnici



In chiusura della stagione invernale, che ha visto più che mai Ancona al centro dell’atletica italiana, il Banca Marche Palas ha ospitato la Convention nazionale dei tecnici. Tre giornate, da venerdì 26 a domenica 28 marzo, per i quasi 500 presenti (per l’esattezza 473), provenienti da tutta Italia, sul tema de "La tecnica. Apprendimento, didattica e biomeccanica", chiuse oggi con l’intervento del presidente federale Franco Arese. Notevole la partecipazione, come già nella precedente edizione del 2008, sempre nel capoluogo marchigiano, testimoniata dallo stato di attenzione costante che ha regnato in tutte le sessioni di lavoro, dalle sedute in aula alle esercitazioni pratiche, con cali di tensione al limite dell'impercettibile; e poi, la passione mostrata in tutti i commenti, anche quelli critici, dalla platea. Segni concreti che hanno soddisfatto gli organizzatori del Centro Studi FIDAL, e del Comitato Tecnico Scientifico federale, con il patrocinio del CONI e del Comune di Ancona e la collaborazione dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, dell'ASSITAL e della Scuola Regionale dello Sport delle Marche.

I tecnici presenti alla Convention hanno potuto ascoltare anche le impressioni sull'allenamento, sul rapporto con il coach, sulla gestione della gara, di due campioni azzurri oggi presenti al palaindoor di Ancona: l’olimpionico di maratona Stefano Baldini e il campione europeo di salto in lungo Andrew Howe. Una novità apprezzata dagli intervenuti, anche per la schiettezza con la quale i due atleti hanno descritto questa parte così significativa della loro attività. "Mi sono trovato spesso in disaccordo con Lucio Gigliotti - le parole di Baldini - e ho manifestato il mio dissenso, ma alla fine mi sono fidato, come deve fare ogni atleta, e a conti fatti, è stato meglio così... L'allenamento via fax o e-mail? No, i mezzi virtuali possono anche aiutare, ma l'occhio del tecnico, sul campo, è sempre insuperabile. Non se ne può fare a meno". "Gli strumenti elettronici - il parere di Howe – aiutano a valutare il gesto tecnico. Nel lavoro sulla forza, per esempio, si riesce ad ottimizzare l'allenamento, evitando dispersioni. Ma anche per me, il supporto del tecnico, con il suo richiamo alla corretta esecuzione, è fondamentale".

Il Direttore Tecnico delle squadre nazionali, Francesco Uguagliati, ha proposto una serie di spunti interessanti sulle attività del settore giovanile. A cominciare dai numeri relativi alle presenze degli atleti italiani nelle liste internazionali nel corso dell'ultimo quadriennio. In campo europeo (top 30, categorie Under 20), si è passati dal trovare 29 azzurrini del 2005 (16 maschi, 13 femmine), ai 48 del 2009 (33 e 15); in campo mondiale (top 50), dai 13 del 2005 (6 maschi e 7 femmine), ai 27 della passata stagione (15 maschi, 12 femmine). E alcuni di loro cominciano già ad affacciarsi in Nazionale assoluta: dei 155 atleti coinvolti nel Progetto Talento dal suo inizio (la maggior parte dei quali ancora Under 20), 13 hanno infatti già raggiunto l'azzurro "vero".

Nella giornata di sabato, dopo l'apertura di venerdì al Klass Hotel di Castelfidardo, si era svolta la sessione pratico-dimostrativa con interventi dei tecnici azzurri, tra cui il caposettore nazionale Nicola Silvaggi per i lanci. Diversi gli atleti chiamati ad agire da dimostratori: la camerte Daniela Reina per il mezzofondo, insieme al campione italiano degli 800 metri indoor Giordano Benedetti e a Marco Salami; il lanciatore ascolano Paolo Capponi; gli ostacolisti marchigiani John Mark Nalocca e Giorgio Berdini, primo e secondo negli Assoluti indoor di un mese fa al Banca Marche Palas; la campionessa del Mondo Under 18 dell'alto Alessia Trost, Marco Fassinotti, Nicola e Giulio Ciotti per il salto in alto; Magdelin Martinez per il triplo; Anna Bongiorni, Anita Pistone e Jacques Riparelli per la velocità.

Al termine, l'intervento del Presidente federale Franco Arese: "Oggi l'atletica italiana conta su mezzi economici nemmeno paragonabili a quelli di un tempo. Il rapporto, considerato anche l'aumento del costo della vita ed il passaggio all'Euro, è vicino all'1:4, in un contesto probabilmente più impegnativo da ogni punto di vista. Ma se lo dico qui, oggi, è solo perché credo che il ruolo dei tecnici sia diventato, se possibile, e proprio in ragione di questo, ancora più importante. Vedere 500 persone che scelgono di partecipare ad una convention sull'atletica, per crescere e per migliorarsi, non è che la conferma della vitalità del nostro movimento, oltre che per noi motivo di orgoglio".


Nelle immagini, un momento della precedente edizione della Convention ad Ancona; il maratoneta Stefano Baldini e il saltatore in lungo Andrew Howe (foto di Giancarlo Colombo/FIDAL); a fondo pagina, il servizio video a cura di Mario Giannini e
l'intervista a Andrew Howe trasmessa da RaiSport+





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