Brivido Tamberi, ma è in finale ai Mondiali

15 Luglio 2022

A Eugene il campione olimpico dell’alto supera 2,28 alla terza prova e centra la promozione: “È stata una battaglia, ora spero di ripartire da quest’ultimo salto”. Appuntamento alla notte italiana tra lunedì e martedì (ore 2.45)

Soffre ma va in finale Gianmarco Tamberi ai Mondiali di Eugene, negli Stati Uniti. Il campione olimpico dell’alto supera lo scoglio della qualificazione, grazie a un salto valido a 2,28 ottenuto con il terzo e ultimo tentativo a disposizione. Doppio brivido per l’anconetano: necessari tre salti anche per valicare i 2,25. L’azzurro tiene fede alla promessa fatta alla vigilia, e nonostante le imperfette condizioni fisiche, centra l’appuntamento con la prova per le medaglie, in programma nella notte italiana tra lunedì e martedì (via ore alle 2.45). Un disco verde che vale un’impresa, viste le premesse e il livello (rivelatosi altissimo) degli avversari. Tamberi è nel gruppo B di qualificazione, e apre senza difficoltà con un salto a 2,17. Quattro centimetri più su, a 2,21, sfiora l’asticella che trema ma resta ben salda sui ritti. A 2,25 i primi problemi: il salto buono solo al terzo tentativo e stavolta l’asticella vacilla a lungo, ma senza cadere. Non basta per la qualificazione: la classifica parziale vede il marchigiano oltre la soglia dei 12 classificati, in sedicesima posizione.

Si sale di tre centimetri, a quota 2,28, con diciotto atleti ancora in corsa: Tamberi spende due salti e si presenta in pedana per il giudizio definitivo. L’attesa è lunghissima. Lo sguardo fisso sull’asticella, e nessun richiamo al pubblico, nessuna ricerca di consenso, di applausi. Gimbo è solo. Lo speaker annuncia “the last attempt for the Olympic champion”, tutti gli avversari si alzano o si girano per guardare. E l’artista dell’alto, sotto gli occhi dell’intero stadio, pennella la sua tela, volando al di là dell’asticella. Tamberi resta sui sacconi, spossato fisicamente ma anche a livello nervoso dalla doppia prova (2,25 e 2,28) al terzo tentativo. La classifica, per quel che conta, pone il portacolori delle Fiamme Oro all’undicesimo posto. I migliori? Ci sono tutti. Il coreano Woo, il qatarino Barshim (co-detentore del titolo olimpico con Tamberi), il canadese Lovett. L’altro azzurro Marco Fassinotti è eliminato a testa alta con 2,25. Per le medaglie sarà battaglia: appuntamento alle 2.45 nella notte italiana tra lunedì e martedì, con diretta tv su Rai 2, Sky Sport Uno e Sky Sport Arena.

“È stata veramente dura - il commento post gara di Gimbo - sapevo che non sarebbe stata facile, ma avevo promesso a me stesso e a tante persone che avrei dato l’anima per riuscire a entrare in finale, e sono felice di esserci riuscito. Ora spero di ripartire proprio da quell’ultimo salto a 2,28, che mi è sembrato migliore degli altri. Dolori? Non voglio parlarne, mi sono ripromesso di non farlo, ci sono tanti altri problemi, a cominciare da quelli di natura tecnica, e non voglio più lamentarmi. Voglio dare l’esempio, non possiamo essere sempre tutti al massimo della forma, ma si può lottare, si deve farlo”.



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