La notte di Federico Riva: record sfiorato

27 Gennaio 2023

Al meeting Gold di Karlsruhe si esalta il giovane mezzofondista romano: è terzo in 3:37.36 nei 1500 indoor a soli sette centesimi dal primato italiano. Simonelli si migliora nei 60hs con 7.75

Splendido risultato per il mezzofondo azzurro a Karlsruhe, in Germania, nel primo grande meeting dell’anno. L’acuto è di Federico Riva che arriva a un soffio dal record italiano al coperto dei 1500 metri con l’eccellente crono di 3:37.36, a soli sette centesimi dal primato nazionale stabilito nella passata stagione da Ossama Meslek (3:37.29). Per il 22enne romano delle Fiamme Gialle c’è un prestigioso terzo posto nella tappa Gold del World Athletics Indoor Tour e lo standard per i prossimi Europei in sala di Istanbul (2-5 marzo) fissato a 3:37.40. Con questo tempo diventa il terzo italiano di ogni epoca, alle spalle anche di Pietro Arese (3:37.31 sempre nel 2022), ed entra in una nuova dimensione: quasi tre secondi tolti al personale indoor, 3:40.30 di un anno fa, meglio anche di quello all’aperto di 3:37.38. Nello scorso weekend si era già messo in evidenza con un debutto convincente sugli 800 di Ancona, firmando il suo primato di 1:47.58. Successo al britannico George Mills, 3:35.88 per la migliore prestazione mondiale dell’anno davanti al portoghese Isaac Nader (3:37.29), mentre finiscono dietro all’azzurro diversi big come gli spagnoli Jesus Gomez (3:37.44), due volte bronzo europeo, e Adel Mechaal (3:38.85), quinto alle Olimpiadi, poi l’etiope Teddese Lemi (3:39.34), ai piedi del podio negli ultimi Mondiali indoor. 

“È stata una grande gara, forse la mia più bella di sempre finora - sorride Federico Riva - e in un palcoscenico spettacolare. Mi ero prefissato di partire cauto, per cercare di chiudere forte. Ho avuto ottime sensazioni e sono riuscito a gestirmi molto bene, recuperando posizioni giro dopo giro. Contento di aver battuto atleti di livello internazionale e di aver condotto una gara con personalità. E con un ringraziamento speciale al mio coach Vittorio Di Saverio”.

SIMONELLI PB - Nei 60 ostacoli comincia con un progresso la nuova stagione di Lorenzo Simonelli, autore di 7.75 in batteria per alleggerire di sette centesimi il record personale di due anni fa. Cresce il ventenne dell’Esercito: primatista italiano delle categorie allievi e juniores, ora si porta nei dintorni anche della migliore prestazione nazionale under 23, il 7.70 di Franck Brice Koua realizzato nel 2021.

Al traguardo il giovane romano è il primo degli esclusi dalla finale, in quarta posizione, appena dietro al francese argento mondiale Pascal Martinot-Lagarde (7.72) nella gara vinta dal polacco Jakub Szymanski (7.57) sullo spagnolo Enrique Llopis (7.66) che poi si aggiudica la finale in 7.57, stesso crono del connazionale Asier Martinez.

MESLEK, DEBUTTO OK - Buon esordio nei 3000 metri di Ossama Meslek, al sesto posto in 7:45.15. L’azzurro dell’Atletica Vicentina chiude non lontano dal suo primato di 7:44.45 della scorsa stagione (terzo azzurro di sempre) e dallo standard di 7:44.00 per la rassegna continentale. Si impone l’etiope Abdisa Fayisa con 7:40.35, miglior crono dell’anno al mondo. Stesso piazzamento sulla pedana del triplo per Ottavia Cestonaro, sesta con 13,77 a pochi centimetri dal 13,84 ottenuto domenica a Padova dalla vicentina dei Carabinieri, al terzo impegno nel giro di pochi giorni e dopo la vittoria di mercoledì in Danimarca (13,58 al meeting di Aarhus). Doppietta cubana, con Liadagmis Povea che salta 14,64 per la leadership mondiale stagionale e Leyanis Perez-Hernandez a 14,45, terza l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (14,41).

VOLA ASHER-SMITH - Straripante nei 60 metri Dina Asher-Smith: la velocista briannica sfreccia in 7.04, nuovo record nazionale, mentre in batteria era scesa a 7.07 riscrivendo il personale dopo otto anni. Battute la polacca Ewa Swoboda, due volte 7.09, e la svizzera Mujinga Kambundji, 7.11 per la campionessa mondiale. In tutto sono sette le “world lead” nella serata tedesca: il lungo dell’iridata serba Ivana Vuleta atterrata a 6,76, nei 3000 al femminile per l’etiope Lemlem Hailu (8:37.55) e nell’asta in tre a 5,83 con la vittoria dello statunitense KC Lighfoot, misura superata anche dall’australiano Kurtis Marschall e dal greco Emmanouil Karalis che coglie il personale. Balza in cima alle liste mondiali degli 800 metri la slovena Anita Horvat in 2:00.44 nel duello sul filo di lana con l’etiope Freweyni Hailu, 2:00.46. Spallata vincente nel peso della portoghese Auriol Dongmo (18,90) per due centimetri sulla canadese Sarah Mitton (18,88), sesta invece la campionessa del mondo all’aperto, la statunitense Chase Ealey (18,61). Nei 400 prevale il danese Benjamin Lobo Vedel con 46.45. La prossima tappa Gold sarà anche la prima oltreoceano della stagione, il 4 febbraio a Boston, negli Stati Uniti.

l.c.

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