Mondiali paralimpici, Legnante oro e record

01 Agosto 2013

A Lione l’azzurra domina nel peso, gare iridate anche per Scendoni e Koutiki

Migliorando il suo precedente record del mondo di 5 centimetri, Assunta Legnante si è laureata campionessa iridata nel getto del peso F11 alla sua prima partecipazione nella rassegna IPC di atletica. Dopo un anno da assoluta protagonista iniziato con il successo alla Paralimpiade di Londra, a Lione il primato di 16.79 e la medaglia d’oro sono arrivati già al secondo lancio: “Certo è stato facile vincere, ma in realtà io lotto sempre con la misura. Puntavo ai 17 metri e credevo di poterli fare, però non sempre il voler forzare ripaga. Ho anche avuto un problema tecnico con il peso che era di diametro più piccolo rispetto a quello a cui sono abituata. Vorrà dire che per ora mi dovrò accontentare di andare avanti 5 centimetri alla volta”. La 35enne napoletana, residente ad Ascoli Piceno e allenata da Nicola Silvaggi, è partita subito con 15.60 (record dei campionati) e al terzo tentativo è riuscita a eguagliare il precedente record mondiale di 16.74 che aveva ottenuto a Londra. Contro queste misure, niente hanno potuto fare la campionessa iridata uscente, la cinese Zhang Liangmin, che si è fermata a 11.59 vincendo l’argento e la brasiliana Izabela Campos che ha conquistato il bronzo con 8.63. Unica atleta della rosa azzurra ad aver partecipato a competizioni olimpiche e paralimpiche, la Legnante aveva esordito nella manifestazione di Lione con il quarto posto nel disco F11/12 e una miglior misura di 33.60: “Se penso che a Londra ho chiuso all’ottavo posto, dovrei essere contenta. Magari è di buon auspicio per Rio? Mi sono divertita, in questa gara ci sono stimoli maggiori che nel lancio del peso, ma mi arrabbio perché se avessi fatto una delle misure che ho realizzato prima di arrivare qui, avrei sicuramente preso l’argento o il bronzo”. L’oro è andato alla russa Sofia Oksem, argento alla primatista mondiale e campionessa uscente Liangmin Zhang (Cina) e bronzo alla croata Marija Ivekovic Mestrovic.

Il velocista Riccardo Scendoni si è qualificato per la finale dei 400 metri T44, dove si è piazzato settimo con il miglior tempo in carriera di 55”81.

Sorpreso del risultato, il marchigiano della Sport Atletica Fermo pensa al futuro: “Era difficile fare il personale in queste condizioni di vento e dopo una settimana di gare. Sono molto contento per come ho gestito questa che non è la mia distanza, ma è quella che mi ha dato più soddisfazioni qui e a Londra. Ringrazio i miei compagni di squadra che mi sono stati vicino nei momenti difficili e il mio allenatore Antonio Centolanza che mi ha seguito da casa”. Lo sprinter di Grottazzolina, classe ’84, ha partecipato anche alle semifinali dei 200 metri (24”34) e dei 100 metri (12”27). “Il mio unico rammarico è la finale mancata sui 200, se riesco ad aggiustare l’assetto, posso essere più competitivo. Sono andato male in curva, ho sbandato in un paio di punti. Considerati i problemi anche fisici che ho avuto quest’anno, pensavo anche peggio. Ho corso contro gli avversari più forti del mondo, ci sta di perdere. Ora me ne vado da qui con ancora più voglia di allenarmi e di fare meglio. Posso ancora crescere”.

Nel salto in lungo T20, decimo posto con 6.16 al primo salto per Ruud Koutiki Tsilulu, che ha mancato di soli tre centimetri l’accesso alla finale e regalando alla battuta più di trenta centimetri, ma ha dimostrato di avere le qualità per poter competere con i migliori. “Ho iniziato a saltare solo dall’anno scorso, io sono uno sprinter, ho poca esperienza di queste gare, ma ho bisogno di lavorare di più nei salti. La velocità c’era, il mio problema è stato lo stacco”. L’atleta di Maltignano (AP), tesserato per l’Asa Ascoli Piceno e seguito a Lione dal tecnico Mauro Ficerai, ha vinto l’argento ai Mondiali Inas di Praga quest’anno nei 100 metri e il bronzo nel lungo, mentre era alla prima esperienza in un Mondiale di atletica paralimpica. La categoria T20, riservata agli atleti con disabilità intellettivo-relazionali, è stata inserita solo nel 2012 nei programmi ufficiali degli Europei di Stadskanaal (Olanda) e della Paralimpiade di Londra. In ambito paralimpico, i tre atleti marchigiani gareggiano per l’Anthropos di Civitanova Marche.


Ruud Koutiki Tsilulu, Assunta Legnante e il tecnico Mauro Ficerai insieme a Sandrino Porru (presidente Fispes)

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