Tamberi ottavo nella finale mondiale

30 Agosto 2015

Nella finale del salto in alto ai Campionati Mondiali di Pechino, chiude all’ottavo posto Gianmarco Tamberi. Il 23enne anconetano supera la misura di 2.25, dopo aver aperto la gara con un tentativo riuscito a 2.20. Alla quota successiva di 2.29, quattro centimetri più su, il marchigiano allenato da papà Marco è costretto ad arrendersi, con un’ultima prova mancata di un soffio per un lieve contatto dei polpacci con l’asticella. Il titolo mondiale va all'uomo più in forma del momento, il canadese Derek Drouin, con un salto vincente a 2.34 nello spareggio per l’oro con il cinese Zhang e l’ucraino Bondarenko, entrambi d’argento.

Fuori dal podio il qatariano Mutaz Essa Barshim, quarto e non incluso nello spareggio pur avendo anche lui superato, come i tre avversari, l’ultima misura valida di gara a 2.33 con il primo tentativo ma dopo un errore a 2.29.
 
“Non lo so neanch’io cosa sia successo - il commento di Gianmarco Tamberi al termine della gara - e la giornata è iniziata male già dal riscaldamento, mi mancavano le sensazioni giuste. Non riuscivo a saltare nemmeno 2.15. In gara a 2.25 ho piazzato un salto discreto, pensavo di essermi sbloccato. Invece a 2.29 continuavo a frenare negli appoggi finali e all’ultima prova, anche se era un brutto salto fatto di cattiveria, l’asticella è finita giù di un niente. Di solito quando vado male sono arrabbiato e cerco di imparare dai miei errori, ma qui non capisco proprio cosa non abbia funzionato. Rivedere i video dei salti forse mi aiuterà a capirlo. Non c’entra l’emozione come all’Olimpiade di Londra, non c’entra il fatto che avesse piovuto o che la pedana fosse bagnata. Sono condizioni uguali per tutti. Potevo esserci anche io, ma oggi mi sono giocato così il Mondiale. E questo mi dispiace tantissimo perché non vedevo l’ora di fare questa gara, ero l’ultimo azzurro in gara e mi sarebbe tanto piaciuto far bene per l’Italia e per tutti quelli che credevano in me”.

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