Europei, Tecuceanu corre sul podio: è bronzo

09 Giugno 2024

L'ottocentista padovano delle Fiamme Oro conquista la prima medaglia internazionale della carriera dopo il quarto posto dei Mondiali indoor
Sempre più scatenati gli azzurri agli Europei di Roma. È sul podio il padovano Catalin Tecuceanu, medaglia di bronzo negli 800 in 1’45”40 alle spalle del francese Gabriel Tual (1’44”87) e dello spagnolo Mohamed Attaoui (1’45”20) nella stagione del salto di qualità per il veneto delle Fiamme Oro, già quarto ai Mondiali indoor.

800 uomini (finale) - Prima medaglia internazionale per Catalin Tecuceanu: è un bronzo che matura in una finale tutt’altro che semplice da leggere sul piano tattico. Il 24enne padovano delle Fiamme Oro prende il comando al passaggio alla corda tallonato da Elliot Giles (Gran Bretagna) e Gabriel Tual (Francia). Non è un primo giro irresistibile: Alvaro De Arriba (Spagna) prende il comando dopo 350 metri per un passaggio da 53”11 alla campana. Nel secondo giro la lotta per le medaglie sembra essere tra De Arriba, Tecuceanu, Tual e Giles, ma a 200 metri dal termine arriva da dietro l’improvviso rientro dell’altro spagnolo Mohamed Attaoui e il suo contrattacco costringe Catalin a ritardare la progressione. Alla corda c’è sempre Tual, abilissimo nelle gare tattiche: il francese completa l’opera vincendo 1’44”87 (secondo giro da 51”6) davanti ad Attaoui (1’45”20), mentre Tecuceanu sul rettilineo finale supera De Arriba (1’45”40 contro 1’45”64) e centra la medaglia numero 14 per l’Italia a Roma 2024 avanzando di un gradino rispetto ai Mondiali indoor di Glasgow. È un bronzo carico di emozione: “Ce l’abbiamo fatta, il primo traguardo era prendere una medaglia internazionale. Volevo quella più bella ma va benissimo così. Siamo sulla strada giusta per fare grandi cose. Ho cercato di correre con intelligenza, anche alla luce di un riscaldamento in cui non mi sono sentito nel migliore dei modi. Per me è un grandissimo risultato, ha un enorme valore, anche se vorrei raggiungerne ovviamente ancora altri: ora pensiamo a Parigi. È una medaglia dedicata a tutti quanti mi hanno sostenuto, in particolare al mio fratellino, alla mia famiglia e a tutti gli allenatori che nel corso degli anni mi hanno seguito”. Erano 30 anni che l’Italia non andava a medaglia sugli 800 agli Europei: l’ultimo fu Andrea Benvenuti, oro a Helsinki 1994, allenato come Tecuceanu dal veronese Gianni Ghidini.

400 donne (semifinali) - Format ormai classico (tre semifinali con due “Q” ciascuna più due tempi di ripescaggio) ma condizioni di vento anomale per questi giorni romani, con raffiche decisamente più sostenute. Non facilissimo interpretare il giro di pista. Nella seconda semifinale la veronese Anna Polinari (Carabinieri) transita in modo prudente (25”44) e arriva sesta (52”53) pagando un po’ il terzo turno di gara in tre giorni. “Mi è mancata brillantezza - commenta Polinari, già argento con la 4x400 mista - in riscaldamento non mi sentivo nemmeno così male ma ai 200 ho iniziato a sentire le gambe pesanti. Ora ricarico le pile per la 4x400 femminile”.

 


La festa dopo il bronzo negli 800 (Grana/Fidal)


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